FAQ

Abbiamo deciso di raccogliere in questa pagina alcune tra le domande più frequenti che ci rivolgono i pazienti, con le relative risposte. Questi dubbi potrebbero riguardare anche te e chissà che le risposte non ti aiutino a decidere se contattarci.

Rimettere un dente con un impianto richiede poche sedute:

      1. Inserimento dell’impianto (circa 1 ora);
      2. Rimozione sutura (5 minuti);
      3. Scopertura dell’impianto (15 minuti);
      4. Impronte di precisione (15 minuti);
      5. Consegna della protesi (circa 30 minuti).

    Vuoi approfondire?

    Contattaci!

    I tempi per rimettere un dente con un impianto variano in base a diversi fattori, come la guarigione dell’osso e la salute generale del paziente.

    In genere il processo richiede diversi mesi.

    La prima fase coinvolge il posizionamento dell’impianto, seguita da un periodo di guarigione che può durare da 3 a 6 mesi.

    Successivamente, si procede con l’installazione del moncone e, infine, con la consegna della protesi fissa definitiva.

    È sempre importante personalizzare il piano di trattamento in base alle condizioni di ciascun paziente per poter garantire risultati ottimali e duraturi.

    Ti ricordiamo prima di tutto che per poter portare in detrazione le tue spese sanitarie devi effettuare pagamenti “tracciabili”.

    Presso il nostro studio puoi pagare con:

    1. Carta / Bancomat / ApplePay / GooglePay;
    2. Bonifico;
    3. Assegno;
    4. Satispay;
    5. PayPal;
    6. Bitcoin;
    7. Contanti (non detraibili).

    Tutte le tue ricevute saranno inviate ogni mese al Sistema Tessera Sanitaria in modo che possano essere regolarmente registrate per la loro corretta detraibilità.

    La durata di un ponte fisso dipende da diversi fattori, inclusa l’igiene orale quotidiana e la salute generale.

    In genere, un ponte ben mantenuto può durare dai 10 ai 15 anni o più. Per ottenere questi risultati è fondamentale seguire le indicazioni del dentista per l’igiene orale, come lo spazzolamento regolare e l’uso del filo interdentale.

    Tuttavia, è importante tenere presente che le condizioni individuali possono influenzare la durata effettiva, quindi i controlli regolari dal dentista sono altamente consigliati per monitorare lo stato del ponte e apportare eventuali correzioni.

    .

    L’uso quotidiano del filo interdentale e del collutorio è fortemente consigliato come parte di una routine di igiene orale completa.

    L’utilizzo regolare del filo interdentale rimuove i residui di cibo e la placca dalle aree tra i denti, dove lo spazzolino non riesce ad arrivare efficacemente. Questo aiuta a prevenire la formazione di carie e malattie gengivali.

    Il collutorio, in più, può aiutare a ridurre i batteri presenti nella bocca, a rinfrescare l’alito e, a seconda del tipo, può anche fornire benefici aggiuntivi come il rafforzamento dello smalto o la prevenzione delle gengiviti. È importante scegliere un collutorio adatto alle proprie esigenze e seguire le istruzioni d’uso.

    Ricordate che l’uso di filo interdentale e collutorio non sostituisce lo spazzolamento, ma lo completa, per una pulizia orale più efficace e completa.

    Il nostro consiglio è quello di approfittare del sotterraneo di Piazza Vittorio Emanuele II, proprio di fronte allo studio.

    In alternativa può parcheggiare alla “Sesta Porta”, la stazione CTT Nord (stazione dei pullman), a soli 200 mt dal nostro studio.

    Se devi effettuare terapie che prevedono diverse sedute, porta in studio il biglietto del parcheggio e riceverai uno sconto pari a quello che hai speso per parcheggiare.

    La frequenza con cui si dovrebbe sottoporsi a un’igiene orale professionale può variare in base a diversi fattori individuali, tra cui la salute delle gengive, la presenza di eventuali condizioni dentali e le abitudini di igiene orale quotidiane. Generalmente, si consiglia di effettuare una igiene orale professionale almeno una volta ogni sei mesi.

    Tuttavia, in alcuni casi, come in presenza di gengivite o di particolari condizioni di salute orale, potrebbe essere necessario effettuare sedute più frequenti.

    Durante una visita di igiene orale professionale, vengono rimossi tartaro e placca da zone difficili da raggiungere con la normale pulizia domiciliare, contribuendo a prevenire carie e malattie gengivali.

    È importante consultare il dentista per stabilire la frequenza più adeguata per le sedute di igiene orale professionale in base alle proprie esigenze specifiche.

    La scelta tra un ponte e un impianto dentale dipende da diversi fattori, inclusi la salute e la quantità dell’osso mascellare, la posizione dei denti mancanti, le condizioni generali di salute orale del paziente e le sue preferenze personali.

    Gli impianti dentali sono spesso considerati una soluzione a lungo termine perché si integrano con l’osso della mandibola e della mascella, offrendo una stabilità simile a quella dei denti naturali.

    I ponti, d’altro canto, possono essere una buona opzione per chi cerca una soluzione più rapida o per chi non è idoneo all’inserimento degli impianti a causa di insufficiente osso o altre condizioni mediche.

    Mentre gli impianti non richiedono la modifica dei denti adiacenti, i ponti implicano la limatura di uno o più denti vicini per fungere da supporto.

    Entrambe le opzioni hanno vantaggi e svantaggi, e la decisione dovrebbe essere presa dopo un’attenta valutazione e discussione con il proprio dentista, che può fornire raccomandazioni personalizzate in base alle specifiche esigenze e condizioni orali specifiche del paziente.

    La durata di un impianto può variare a seconda di diversi fattori, tra cui la qualità dell’osso del paziente, le tecniche chirurgiche utilizzate e le attenzioni poste nel post-operatorio. Generalmente, con una corretta manutenzione e una buona igiene orale, gli impianti dentali possono durare molti anni, spesso oltre i 15-20 anni.

    È importante sottolineare che la durata dell’impianto dipende anche dallo stile di vita del paziente e dalle abitudini di igiene orale quotidiana.

    Seguire regolarmente le visite di controllo e mantenere un’igiene orale adeguata sono elementi chiave per garantire la massima durata.

    In alcuni casi, l’estrazione di denti sani è consigliata per creare lo spazio necessario al corretto allineamento dei denti.

    Questa decisione può essere presa sulla base di approfondite analisi sulla struttura e sulle dimensioni delle tue arcate dentarie e in base alla tua occlusione.

    L’ortodontista valuterà attentamente la situazione e discuterà con te le opzioni disponibili prima di prendere una decisione così importante.

    I probiotici sono microorganismi vivi, principalmente batteri, che possono offrire benefici per la salute quando assunti in quantità appropriate.

    Nel contesto del cavo orale, i probiotici aiutano a mantenere un equilibrio salutare della microflora, contrastando i microrganismi potenzialmente dannosi che possono causare problemi dentali come carie, malattie gengivali e alitosi.

    Questi “batteri buoni” possono essere trovati in alcuni alimenti fermentati e integratori.

    L’idea alla base dell’uso dei probiotici per la salute orale è quella di promuovere una flora batterica benefica nella bocca, che può aiutare a proteggere i denti e le gengive.

    Anche se la ricerca è ancora in corso, alcuni studi hanno mostrato risultati promettenti riguardo l’efficacia dei probiotici nel ridurre la placca dentale e i batteri patogeni orali.

    Tuttavia, è importante sempre consultare un professionista sanitario o un dentista prima di iniziare qualsiasi regime di probiotici, in modo da scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze specifiche.

    Le afte, conosciute anche come ulcere aftose o stomatiti aftose, sono piccole ulcere dolorose che possono comparire all’interno del cavo orale, generalmente sulle gengive, sulla parte interna di labbra e guance o sulla lingua.

    La loro causa esatta è sconosciuta, ma possono essere scatenate da fattori come stress, traumi ai tessuti della bocca, carenze nutrizionali, reazioni allergiche o problemi del sistema immunitario.

    La maggior parte delle afte guarisce da sola entro una o due settimane senza bisogno di trattamento. Tuttavia, per alleviare il dolore e accelerare la guarigione, possono essere utili alcuni rimedi: l’applicazione locale di prodotti specifici come gel anestetici, collutori antisettici, corticosteroidi topici su prescrizione.

    È inoltre importante mantenere una buona igiene orale e evitare cibi piccanti, acidi o duri che possono irritare ulteriormente le ulcere.

    In caso di afte frequenti o particolarmente gravi, è consigliato consultare un dentista o un medico, che può valutare la situazione e suggerire un trattamento più specifico che può includere anche l’identificazione e il trattamento delle cause sottostanti.